È sempre difficile ricavare un quadro esaustivo della situazione sulla galassia del software libero. Nei mesi passati sono diverse le notizie che a me personalmente fanno pensare ad un parziale rallentamento della sua diffusione: la vicenda Oracle-Java con tutte le sue conseguenze, l’estrema frammentazione del mondo Android (che comunque utilizza un sistema misto proprietario-opensource), il successo di Microsoft con Windows7, le polemiche riguardanti l’utilizzo di Unity su Ubuntu e la rivolta della comunità contro GNOME3. Insomma chi più ne ha più ne metta.
Per avere un’idea più approfondita si possono dedurre alcune tendenze utilizzando il TIOBE Index. L’indice in questione fornisce percentuali sulla popolarità dei linguaggi di programmazione, purchè Turing completi.Ciò che risalta è il calo dei linguaggi comunemente utilizzati in progetti liberi, anche se ovviamente non tutti i progetti java ad esempio, appartengono alla categoria dell’opensource. Si registra invece una costante crescita dei linguaggi C# e C-Objective e l’ingresso nella top20 di F# (targato Microsoft).
Ovviamente è un’analisi che ha i suoi limiti, ma da appassionato e sostenitore del software libero non renderei giustizia alla causa dicendo che va tutto bene e che sono soddisfatto della piega presa. Con queste premesse, i sistemi GNU/Linux concorreranno mai veramente con i desktop Windows? Io credo di no.
Software libero: il punto é stato pubblicato su Ossblog.it alle 17:12 di mercoledì 24 agosto 2011.