L’Islanda è vista un po’ come la patria della libertà d’espressione: nel 2009, il Governo ha promosso l’International Modern Media Movement per innovare la trasparenza dell’informazione. Nonostante la grande crisi economica che ha colpito il paese nel 2008, l’Islanda si appresta a riscrivere la propria costituzione in crowdsourcing.
Il governo islandese ha previsto una serie di riferimenti in rete affinché tutti i cittadini maggiorenni possano partecipare alla stesura del testo definitivo della costituzione. L’Islanda è stata dichiarata indipendente dalla Danimarca soltanto nel 1944, perciò il paese ha una democrazia “giovane”. È un esempio per tutta l’Europa.
Non si può ignorare il fatto che gli Islandesi sono poco più di trecentomila: tuttavia, piattaforme come Facebook hanno già dimostrato di funzionare nonostante i milioni di utenti. Il parlamento islandese ha scelto proprio Facebook, Flickr, Twitter, YouTube per raccogliere i suggerimenti che porteranno al referendum d’approvazione.
Via | ReadWriteWeb
Crowdsourcing e democrazia: l’Islanda rinnova la costituzione online é stato pubblicato su Ossblog.it alle 09:00 di lunedì 13 giugno 2011.